Facebook non chiamare se stesso in una media azienda. Ecco come si può ancora sostenere il giornalismo

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Nei giorni precedenti e successivi alle elezioni, Facebook è stato chiamato un sacco di cose — “un sito web,” “una società di internet”, “un giocatore importante nella media dell’universo”, “una strana nuova “classe media”, un “colosso tech”, un “pozzo nero di sciocchezze.” Vox al sodo, si chiama su Facebook “ammettere che essa è, infatti, una media company” osservando “che il design del suo news feed intrinsecamente comporta fare delle scelte editoriali, e che ha la responsabilità di prendere decisioni in modo responsabile.”

Anche se Facebook continua a negare il suo ruolo come parte dei media — “le Notizie e i media non sono le cose principali che le persone fanno su Facebook,” Mark Zuckerberg ha scritto in Facebook risposta lunedì, “quindi trovo strano che quando le persone insistono noi chiamiamo una notizia o media azienda, in modo da riconoscere la sua importanza.” — circa il 44 per cento degli Americani ora utilizzare Facebook come fonte primaria di notizie, secondo il Pew research. In una serie di tweet il giorno dopo le elezioni, editorialista del New York Times Zeynep Tufekci scritto, che collega giornalista Joshua Benton a Nieman Lab, “Facebook algoritmo è centrale come news e informazioni è consumata nel mondo di oggi, e nessuno storico potrà scrivere 2016 senza di essa.”

Se non si ritenga di essere media organizzazione, Facebook non sarà, nel prossimo futuro, indossare il distintivo. Ma come una “nuova fonte di giornalismo” (un termine che è recentemente emerso), dovrebbe essere previsto per soddisfare la Quarta Estate obblighi? E, se è così, come fa a farlo in modo responsabile? E se si rifiutano di, dovremmo fiscale Facebook e altre piattaforme per finanziare il giornalismo di qualità?

Dobbiamo fiscale Facebook e altre piattaforme per finanziare il giornalismo di qualità?

Le basi del Quarto stato, fortificato dal Primo Emendamento, del resto, in gran parte, l’idea di controlli ed equilibri. In rapida sintesi, la stampa è, in teoria, watchdog, forum civico, e l’ordine del giorno-setter, in possesso di funzionari eletti per conto e legato da lunga data, le norme sulla responsabilità. Nelle parole di Joseph Pulitzer, il premere “deve sempre lottare per il progresso e di riforma; non tollera l’ingiustizia o la corruzione; combattere sempre demagoghi di tutti i partiti…sempre opporsi ceti privilegiati e pubblico predone; mai la mancanza di simpatia con i poveri; rimangono sempre dedicato alla salute pubblica…”