PlayStation sta affrontando una causa per discriminazione di genere

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PlayStation è stata oggetto di una causa per discriminazione di genere e licenziamento illecito, come riportato per la prima volta da Axios. Secondo i dettagli della causa, l'ex analista della sicurezza informatica Emma Majo sta cercando di stabilire una class action per rappresentare altre donne che potrebbero essere state colpite dalla presunta discriminazione di genere di PlayStation. La causa sostiene che “Sony tollera e coltiva un ambiente di lavoro che discrimina le dipendenti donne”, sostenendo che alle donne sono state negate promozioni e non sono state pagate equamente ai lavoratori di sesso maschile che ricoprivano posizioni simili.

Ciò avviene meno di una settimana dopo che il boss di PlayStation Jim Ryan ha inviato un'e-mail ai dipendenti condannando la risposta di Activision Blizzard alle segnalazioni del presunto comportamento abusivo e della storia di molestie del CEO Bobby Kotick durante i suoi 30 anni in azienda.

Nell'avviso a livello aziendale, Ryan ha dichiarato di essere “sconfortato e francamente sbalordito nel leggere” che Activision Blizzard “non ha fatto abbastanza per affrontare una radicata cultura della discriminazione e molestie.” Ha anche affermato che PlayStation non ritiene che le “dichiarazioni di risposta di Blizzard affrontino adeguatamente la situazione”.

La causa contro Sony descrive l'esperienza di Majo come impiegata donna presso Sony dal 2015 al 2021, sostenendo che le era stata continuamente negata una risposta su come ottenere una promozione e affermando di essere stata retrocessa a causa delle sue domande su esso. Majo afferma inoltre di aver sentito i manager “fare commenti di genere sulle lavoratrici” che implicavano che le donne fossero più “emotive” e “meno professionali” dei dipendenti maschi.

Majo afferma di essere stata licenziata ingiustamente “perché è una donna”. ”

Majo ha presentato una dichiarazione firmata a Sony che affrontava il presunto pregiudizio di genere dell'azienda nel 2021, afferma la causa. È stata licenziata “subito dopo”, presumibilmente a causa della chiusura di un dipartimento a cui Majo dice di non appartenere. Invece, Majo sostiene di essere stata licenziata ingiustamente “perché è una donna e perché ha parlato di discriminazione contro le donne”.

The Verge ha contattato Sony con una richiesta di commento, ma non ha non ti rispondo immediatamente.