Ghost in the Shell recensione: un film solido, costruito su una rotta fondazione

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Di tutte le idee, il nuovo Ghost in the Shell offre, emerge come la sua tesi di laurea. Memoria, postula, non definisce la nostra umanità. Invece, le nostre azioni ci definiscono. Come i confini tra uomo e macchina sono sfocate, siamo offerto il radicale opportunità per creare nuove sé che sono a forma di con il passato, senza aggrapparsi ad esso. Che idea si allinea bene con il film stesso, e come è stato fatto. Come parte di una ben più ampia di cyberpunk tradizione, che si basa su vecchie idee e cerca di forgiare un nuovo percorso in avanti. E attraverso il suo trattamento dei suoi franchise della storia, il film riesce in qualche modo — e soprattutto non riesce in altri.

Come un live-action di adattamento di un vecchio anime capolavoro, Ghost in the Shell è un tecnicamente solido, anche se di minore, omaggio al film e varie serie TV che l’ha ispirata. Essa è confrontata abilmente con le domande circa posthumanity e l’individualità, visivamente sontuoso origine storia che lascia un sacco di spazio per il follow-up. E forse sarebbe sufficiente, se non fosse per le polemiche all’interno del film. Dove 1995 s Ghost in the Shell, fiancheggiato il problema di razza, quasi totalmente, l’aggiornamento non porta solo alla superficie, ma lo trasforma in un mostro. L’approccio espone le crepe nell’invecchiamento locali che hanno informato il primo film, e forse anche l’intero genere cyberpunk.

Principali spoiler di seguito.

Ghost in the Shell”, diretto da Rupert Sanders (biancaneve e il Cacciatore), segue le Grandi Mira Killian (Scarlett Johansson), un cyborg operativa che di testa counter-terrorism task force Sezione 9 in un imprecisato città futuristica in Asia Orientale. Guidati dal capo sezione Daisuke Aramaki (Takeshi Kitano), lei e il compagno, cooperative Batou (Pilou Asbæk), Togusa (Chin Han), e gli altri a indagare gli hacker e cyber-criminali in un futuro in cui il terrorismo può significare piantare falsi ricordi in cittadini digitale avanzata cervello, o anche trasformarli in marionette. Il loro lavoro li porta ad un hacker conosciuto solo come Kuze (Michael Pitt), che ha una vendetta contro Hanka Robotica, il potente robotics, azienda e governo contraente che ha creato Mira corpo. Ma Kuze prende un interesse speciale in Mira, e trascina con sé la sua profonda in una cospirazione che coinvolge le persone più vicine a lei.

Sanders e la società hanno fatto il loro dovere

È chiaro sin dall’inizio che Sanders e la società hanno fatto il loro Ghost In The Shell, i compiti a casa. Essi dimostrano un reale apprezzamento per Masamune Shirow originale del manga e gli adattamenti e le sfaccettature che ne sono seguiti. Se Ghost story è incorniciato in tutto il racconto stabilito in Mamoru Oshii nel 1995, il classico film anime, elementi di storia e setpieces dal manga di Shirow, il 2004 sequel funzione di Ghost in the Shell 2: Innocence, Ghost in the Shell: Stand Alone Complex serie TV, e altri cyberpunk classici si trovano liberamente in tutto, rendendo il film la sensazione di freschezza, ma al contempo familiare.